Questo brano è contenuto nello split “Volumorama 5 – Uochi Toki vs San Leo” edito da Bloody Sound Factory nel settembre 2018.
Suoni, beat, mix e master sono di Rico.
Voce e testo sono di Napo.
Gli interventi sulla cesellatura della voce sono di Matteo “Matteo Marson” Marson.
Il videoclip è stato disegnato in VR e girato da Lapisniger (che è sempre Napo) con il minimo indispensabile degli accorgimenti tecnici, anzi, forse meno.
E’ importante saper scegliere il proprio schiavista.
E’ importante cambiare il proprio schiavista periodicamente.
E’ molto importante socializzare con gli altri schiavi e mai, mai dare loro retta.
Essere schiavi è un’occasione unica per meditare su ciò che è possibile o non è possibile fare.
A volte gli schiavisti sono persone, a volte sono frasi, a volte gli schiavisti sono anch’essi schiavi.
Il semplice parodiare sottilmente le abitudini ed i gesti del proprio essere schiavi conduce ad una consapevolezza, che conduce ad una condizione, che nulla ha a che vedere nè con l’essere schiavi, nè con l’essere schiavi della vuota idea di libertà.
L’idea della cavia da laboratorio, l’idea della divinità che gioca con le sue creature torturandole e salvandole per intrattenersi, l’idea di uno schiavista aguzzino con la frusta e l’espressione malvagia, sono pezzi di immaginario scoloriti che impallidiscono ulteriormente di fronte alle infinite coniugazioni dello schiavismo nella realtà.
Per riuscire a superare la propria schiavitù nei confronti di qualcuno o di qualcosa o di sè stessi, o per superare la schiavitù in generale, che sia in senso concreto o figurato, non basta fare appello ad entità indefinibili come la giustizia o monete di scambio come i diritti perchè si otterrebbe l’unico risultato di passare sotto il controllo di uno schiavista diverso.
Per superare la propria schiavitù bisogna riconsiderare e ridisegnare la propria persona singola completamente.
Un sistema che ha impiegato migliaia di anni a stratificarsi, impiegherà migliaia di anni a destrutturarsi.
Non basta un pensiero affilato che si diffonde in modo virale per tagliare in due la montagna.
Per una struttura come quella della schiavitù è necessario un pensiero transecolare costruito da zero in maniera serendipica.
Queste idee possono essere applicate sia ad una schiavitù metaforica o psicologica, sia ad una schiavitù concreta e questa applicazione sarà tutt’altro che facile.
Artist: Lorn
Title: Timesink
Cast: James Farah
Stunt Double: Jake Colvill
Director: Pavel Brenner
Cinematographer: Christopher Ripley
Executive Producers: Pavel Brenner, Penelope Strintz,
Ania Markham, Jules Tervoort and Luke Tierney
Producer: Malcolm Duncan
Production Designer: Pierre Pell
Set Dressers: Geena Ciambelli, Jennyfer Roberts
Costume Designer: Penelope Strintz
Hair and makeup: Penelope Strintz
1st AC: Riley Keeton
Drone Pilot: Andrew Peterson
Drone Operators: Jake Howard, Brian Kimpson
Production Coordinator: Richard Knickerbocker
Oregon Fixer: Martin Varva
Studio Teacher: Laura Bartlett
Sound Design: Bastien Benkhelil
Storyboard Artist: Joy Sun
PA: Evan Platt
Post Production: Post Panic
VFX Supervisor: Ivor Goldberg
VFX Producer: Liene Berina, Androniki Nikolaou
Lead VFX Artists: Chris Staves, Dimos Hadjisavvas
VFX Artists: Jeroen Aerts, Davide Raimondo, Karolis Jurkstaitis,
Matteo Giorni, Idun Sjödin
DMP Artist: Vincent Boudewijn
Pipeline TD: Dieuwer Feldbrugge
Edit and color: Pavel Brenner
Reindeer Provided by Timberview Farm
Production Companies: Dagger, Virgin Soil, Red Pepper Film,
The Panics, Friend, Cream Paris
Special thanks to Drone Dudes, Kodak, Ella Hatamian and Cory Colvill @ 503 BMX
lorn.bandcamp.com/track/timesink
3 hearts
Jan Erik Waider, Hamburg, Germany.
The problem was you had to keep choosing between one evil or another, and no matter what you chose, they sliced a little bit more off you, until there was nothing left. At the age of 25 most people were finished. A whole god-damned nation of assholes driving automobiles, eating, having babies, doing everything in the worst way possible, like voting for the presidential candidates who reminded them most of themselves. I had no interests. I had no interest in anything. I had no idea how I was going to escape.
At least the others had some taste for life. They seemed to understand something that I didn’t understand. Maybe I was lacking. It was possible. I often felt inferior. I just wanted to get away from them. But there was no place to go.
C.B.
2 hearts
Hannah & Joel, Antwerp, Belgium.
Folks, it’s time to evolve. That’s why we’re troubled. You know why our institutions are failing us, the church, the state, everything’s failing? It’s because, um – they’re no longer relevant. We’re supposed to keep evolving. Evolution did not end with us growing opposable thumbs. You do know that, right?
B.H.
3 heartsNecessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
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